Promuovere un dialogo costruttivo tra le diverse generazioni; assicurare la sostenibilità del business e del patrimonio familiare nel passaggio alla nuova generazione; definire una strategia di pianificazione patrimoniale per assicurare l’ordinato trasferimento della proprietà, organizzando un piano di successione armonico; promuovere un modello di corporate governance moderno.
Questi alcuni dei temi affrontati nel corso del quarto appuntamento del ciclo “Approfondimenti di Finanza – Scuola d’Impresa 2023”, organizzato da Confindustria Varese insieme a Cassa Lombarda,incentrato proprio sulla tematica del passaggio generazionale in azienda.
Un argomento che, presto o tardi, tutte le imprese si trovano a dover affrontare. La domanda non è più, quindi, “Quando?” ma piuttosto “Come?”. In che modo, dunque, è possibile generare un passaggio tra generazioni di successo? Sicuramente grazie al talento dei singoli imprenditori, ma anche e soprattutto attraverso processi programmati e pianificati, come ad esempio la formazione manageriale, una nuova organizzazione del lavoro e la progettazione finanziaria dell’impresa.
Secondo alcune statistiche, però, su questo specifico fronte della cultura d’impresa c’è ancora molto da lavorare. “Serve una maggiore presa di coscienza su un tema che in alcuni casi potrebbe compromettere addirittura la continuità d’impresa”, come sostenuto da Marco Crespi, Responsabile Area Finanza e Credito di Confindustria Varese.
Come esposto da Dario Branciamore, Responsabile Wealth Planning di Cassa Lombarda, secondo gli ultimi dati AUB-ISTAT, infatti, il 18% delle aziende familiari italiane dovrebbe cambiare leadership nei prossimi 5 anni, ma di fatto soltanto il 9% sembra ci stia pensando realmente, lavorando di conseguenza.
L’esigenza di pianificare la successione non è percepita come una tra le principali urgenze nei prossimi 12 mesi, ma risulta invece tra le priorità delle imprese italiane nel medio-lungo periodo (tra 10-20 anni) e per circa i 3/4 degli imprenditori si tratta di un naturale punto di cambiamento.
Silvia Pagani, Direttore di Confindustria Varese, ha affermato: “Il passaggio generazionale è un tema chiave in un territorio storicamente industriale come quello della provincia di Varese: si tratta di un momento delicato su cui si gioca il futuro di molte imprese che spesso, sul nostro territorio, sono già alla terza se non alla quarta generazione. Non a caso, come Confindustria Varese, attraverso il lancio del Piano Strategico #Varese2050, ci siamo prefissati l’obiettivo di attuare una specifica linea strategica per creare un ecosistema dell’innovazione in grado di alimentare, tra i vari elementi competitivi, anche quello del fermento imprenditoriale che ha fatto la fortuna del nostro sistema industriale locale. Per riuscirci servono anche passaggi generazionali di successo in grado di rinnovare costantemente il saper fare impresa e le sue evoluzioni nel tempo. Abbiamo visto, negli anni, perdere smalto a troppe aziende molto forti dal punto di vista del prodotto ma più deboli nella capacità di gestione della finanza d’impresa. Due know-how che devono invece andare di pari passo soprattutto nei passaggi generazionali. La modernità richiede preparazione e formazione, anche in ambito di gestione finanziaria. L’estro dei singoli non basta più”.
Paolo Vistalli, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Lombarda,ha affermato: “L’asset più rilevante del patrimonio di un imprenditore è costituito dal valore che esprime la sua azienda: un valore da trasferire in famiglia o eventualmente a terzi ma pur sempre da preservare nell’interesse dei diversi stakeholders coinvolti. La pandemia ha accelerato molti dei processi in corso nel mondo delle piccole e medie imprese, tra cui la necessità di gestire la sfida generazionale delle aziende familiari. Trasferire il controllo dell’attività nelle mani delle nuove generazioni sarà la sfida principale che riguarderà la maggior parte delle imprese italiane nei prossimi anni”.
